Craig Colorusso è un soundartist newyorkese, famoso per le sue installazioni pubbliche che interagiscono con l’ambiente e col fruitore. Dopo un primo articolo su di lui pubblicato su questo blog, con un focus sui suoi lavori in esterna, Craig Colorusso rilascia la sua prima intervista ad un pubblico italiano.
Come vedi l’arte? Qual’è la tua personale definizione di arte?
Il mio obbiettivo è rendere il mondo un posto migliore di come l’ho trovato. Penso che il modo migliore per me per farlo sia creare cose belle ed esperienze per le persone che ci vivono. Voglio creare cose che facciano sentire le persone più vive.
Tu sei un musicista e un artista, quando ti sei reso conto che la chitarra non bastava per esprimere te stesso?
Onestamente, sono sorpreso di averci messo così tanto tempo ad accorgermene. Guardando indietro ricordo chiaramente che la musica che stavo facendo era più influenzata dai quadri e dalle sculture che vedevo piuttosto che da altra musica. Ricordo di quando ero in tour con China Pig e stavo vivendo una delle esperienze migliori della mia vita, ma volevo ancora di più. La barriera che si crea tra il pubblico ed il performer mi ha sempre disturbato. La fisicità della musica rock è faticosa. CUBEMUSIC e MB 89 vengono da questa idea. Volevo creare qualcosa che permettesse alle persone di sentirsi letteralmente parte dell’opera e non solo spettatori.
Adesso siamo in periodo storico veramente particolare. “May you live in interesting times” è stato il titolo dell’ultima Biennale d’Arte di Venezia, conclusa nel 2019, a dimostrare nuovamente che la sensibilità degli artisti è in grado di prevedere il futuro. Le tue Sun Boxes, alimentate ad energia solare, mostrano la tua personale sensibilità per l’ecosistema e la per la natura. Quali sono gli obbiettivi del tuo lavoro artistico? Qual’è il messaggio dietro le esperienze sinestetiche che crei?
C’è un filo che connette tutti questi pezzi, incoraggiano l’immobilità e danno alle persone una pausa dalle loro vite frenetiche. Sono anche idee più grandi di attuali possibilià su come il mondo potrebbe essere. Le Sun Boxes sono un ottimo esempio, il sole è qui e noi siamo qui, perchè non facciamo qualcosa insieme? Invece di creare uno spazio da capo, perchè non creare qualcosa che accresce ciò che già c’è?
Sound Step è un altro esempio. C’è una natura inclusiva di cui credo che il mondo abbia bisogno. Non importa chi sei, cosa fai o come ti presenti: chiunque può partecipare e aggiungere un pezzo.
Rimanendo in argomento “interesting times”. Com’è la tua situazione durante la pandemia in corso? Come stai passando questa quarantena?
Spendo la maggior parte del mio tempo aiutando mia figlia di 6 anni a fare i compiti. Ci esercitiamo anche. Sto continuando con lo yoga. Ci sono tre nuovi lavori a cui sto lavorando e pianificando per un 2021 molto occupato. La quarantena mi ha solo dimostrato quando l’arte sia importante per me, e lo sarà sempre. Tante persone stanno condividendo le opere stanno creando in isolamento.
Come hai accennato prima, sei anche padre. Tua figlia è ancora piccola e spesso i tuoi lavori sono molto giocosi (mi viene in mente Sound Swings Uptown ad esempio), come se volessero interagire con un pubblico molto giovane. I tuoi lavori, essendo posizionati in posti pubblici, hanno una forte connotazione sociale. Questa tua sensibilità è dovuta alla tua famiglia?
Credo che quello che faccio sia veramente importante. Voglio che mia figlia veda il mondo che ho creato come utile, di valore. Tutte le ragioni per le quali non volevo figli in gioventù erano anche i motivi principali per cui ero impaziente di averne dopo durante la mia vita. Il mondo è un posto strano e avere una figlia mi da l’opportunità di mostrare a qualcuno cosa per me è importante. Lei può fare quello che vuole con le informazioni e la sua vita, ma è importante per me condividerle.
[ tutte le foto sono state prese dal sito di Craig Colorusso ]