In Architetti/ Interviste

Bosque Audible: Intervista a Francisca Belen

Intervistiamo Francisca Belen, architetto e ideatrice di Bosque Audible, un’installazione presente nella Riserva Altos de Lircay, Cile.

Francisca Belen Valenzuela Riffo ha 25 anni e vive nella città di Talca, Cile, dove ha recentemente conseguito la laurea in Architettura. Bosque Audible, l’opera che analizzeremo insieme a lei, è un’installazione che coesiste e comunica con l’ambiente circostante, nonché tesi di laurea della Riffo.

Oltre alla carriera da architetto, Francisca ha lavorato per diversi anni anche come cantante.

Bosque Audible, Francisca Belen
Bosque Audible, foto di Francisca Belen Valenzuela Riffo e Gustavo Burgos

Ti sei laureata all’Università di Architettura di Talca, e Bosque Audible è stato il tuo progetto di tesi. Puoi spiegare meglio in cosa consiste l’opera? E, in secondo luogo -dato che penso che anche i lettori trovino curioso il fatto che un architetto abbia presentato come tesi di laurea un’installazione sonora- che cosa ti ha spinto a creare Bosque Audible?

Ho studiato alla Scuola di Architettura dell’Università di Talca, una scuola la cui caratteristica è quella di motivare gli studenti ad “imparare facendo”, e uno dei modi più comuni per consegure la laurea è attraverso un “lavoro 1:1” che consiste nel disegno, gestione e costruzione di un progetto. Il tema è proposto da ogni studente e guidato da un insegnante.

Bosque Audible è una prova di come unire i vari mondi della mia mente. Credo che l’architettura abbia la capacità di creare spazi in diversi sensi. Io l’ho sempre considerata una scienza multidisciplinare. Questo progetto nasce dall’osservazione critica dei modi comuni di vivere un paesaggio, proponendo la contemplazione di un ambiente naturale attraverso il suo paesaggio sonoro. Credo che questo sarà il primo di molti esperimenti sul come creare nuove esperienze per l’individuo attraverso il suono e l’architettura.

Ti andrebbe di raccontare di più anche sulla fase progettuale?

L’intero processo ha richiesto un anno: il disegno da aprile ad agosto e la costruzione da ottobre a dicembre 2019. La prima fase del processo di progettazione è stata quella di effettuare degli studi sonori sull’ ambiente circostante (Altos de Lircay Reserve, Vilches, Cile) e di riportare questi suoni registrati in un progetto architettonico. Quest’ultimo inizia con l’esplorazione geometrica, dando forma al progetto basato su una parabola, concentrando e amplificando il suono che riceve in un punto. Avendo la forma base, si sono cercati i materiali possibili per costruire la struttura e quindi gestire le risorse con diversi enti pubblici e privati. Inoltre, si è dovuto considerare la modalità d’installazione, dato che l’ opera è stata prefabbricata nella città dove vivo, e, solo successivamente, ne abbiamo trasportato le parti sul posto.

Bosque Audible, Francisca Belen
Bosque Audible, foto di Francisca Belen Valenzuela Riffo e Gustavo Burgos

Hai qualche ulteriore curiosità che ti piacerebbe condividere riguardo Bosque Audible?

Una delle qualità che mi piace di più di questo lavoro è che è realizzato con scarti di legno. Qui lo chiamiamo “charlata” , è un legno non calibrato che viene lasciato quando un profilo viene dimensionato. Non essendo calibrato, la lavorazione del legno irregolare è stata una delle difficoltà maggiori, costringendomi a lavorare con una struttura non perfetta e a prendere decisioni importanti durante la costruzione.

Un altro dettaglio, è che il lato interno concavo ha uno schermo nero lucido (fatto di legno verniciato e vetrificato) la cui funzione primaria è quella di creare una pellicola di plastica che riverbera le onde sonore. Funziona anche come uno specchio che distorce l’immagine della foresta. Quindi sedersi ad ascoltare e guardare questi colori e luci che vengono riflessi è un’esperienza abbastanza nuova e strana per una foresta.
Inoltre, è la prima attrazione turistica in questa area protetta pensata per essere utilizzata da persone ipovedenti.

Oltre ad essere un architetto sei anche una fotografa e una cantante, quanto queste altre due passioni influiscono sul tuo processo creativo?

Completamente. Non ho mai pensato che queste passioni funzionassero separatamente. La fotografia è un modo estetico di rappresentare un’idea, quindi la composizione della cornice, i colori e le forme sono molto importanti. Questo dà la linea guida per creare un progetto che, oltre ad essere funzionale, è anche attraente. E la musica, più che un semplice ascolto, è per me un’esperienza completa, dove il musicista ha il compito di penetrare ogni spettatore con la sua interpretazione e creare così un momento magico e unico.

L’intimità che la musica crea mi ha fatto pensare a questo progetto come a un’esperienza immersiva dell’individuo, l’immagine invita ad essere un oggetto suggestivo nel paesaggio e l’architettura dà vita a questa struttura che diventa il palcoscenico della foresta.

Progetto fotografico Francisca Belen
Alcuni esempi di lavori fotografici di Francisca Belen Valenzuela Riffo
Progetto fotografico Francisca Belen
Progetto fotografico Francisca Belen
Progetto fotografico Francisca Belen
Progetto di Francisca Belen in collaborazione con con Camila Lobos
Progetto di Francisca in collaborazione con con Camila Lobos
Progetto di Francisca Belen in collaborazione con con Camila Lobos
Progetto di Francisca in collaborazione con con Camila Lobos

Nella tua tesi, c’è un punto in cui citi Ruup che è stata un’opera con una forte risonanza (letteralmente), sia a livello estetico, sia in quanto opera sensibile ai cambiamenti climatici. Quanto ti reputi vicina alla questione ambientale?

Ruup è stato un progetto che ho preso come importante riferimento, soprattutto per il modo in cui opera in un ambiente naturale. Il mio progetto si trova in una delle Riserve Nazionali che in Cile sono aree naturali protette per la loro importanza ecologica. Bosque Audible vuole anche essere un’aula di educazione ambientale dove si invita la conservazione di questi spazi attraverso la contemplazione acustica. Uno dei piani di quest’anno era di programmare delle visite guidate , ma al momento l’idea è sospesa a causa della pandemia.

Bosque Audible, Francisca Belen
Bosque Audible, foto di Francisca Belen Valenzuela Riffo e Gustavo Burgos

In una precedente intervista che ho fatto a Craig Colorusso, data anche la particolare situazione dovuta alla pandemia, gli ho chiesto come stesse trascorrendo la quarantena. Anche se non so quale sia l’attuale situazione in Cile ti propongo la stessa domanda.

In Cile abbiamo iniziato il momento più critico della pandemia un paio di settimane fa. Quindi dall’inizio di marzo prendiamo precauzioni e ci prendiamo cura di noi stessi il più possibile. È stata una situazione strana per tutti ma mi ha dato modo di riprendere la musica e dare spazio a nuove idee.

Hai acconsentito a fare questa intervista in italiano, mi chiedevo quale sia il tuo rapporto con questo paese. Cosa ti ha portato in Italia?

Nel 2017 ho studiato un semestre di architettura all’Università di Genova. Mi sono innamorata molto dell’Italia, soprattutto di Genova, che ha migliaia di luoghi magici che ispirano molto ed è stata un’esperienza bellissima. L’Italia mi piaceva così tanto che ci sono tornata in vacanza un paio di mesi fa, dopo aver terminato la costruzione del mio progetto. Per fortuna prima della pandemia (haha)

Bosque Audible, Francisca Belen
Bosque Audible, foto di Francisca Belen Valenzuela Riffo e Gustavo Burgos

Ci sono nuovi progetti all’orizzonte? Ti andrebbe di anticiparceli?

Per ora aspetto che la pandemia si plachi, così posso lavorare alla seconda parte del mio progetto, che consiste nel fare diverse registrazioni audio della foresta che risuona all’interno della struttura, per poi riprodurle in diversi spazi e piattaforme, in modo da poter trasferire attraverso il suono l’esperienza di abitare la foresta. Dopo di che chiudo il capitolo di Bosque Audible e spero di continuare ad esplorare il mondo della creazione di esperienze.

E’ possibile leggere la tesi di Francisca su Issuu

[le foto presenti sono state gentilmente concesse dall’artista]