EKKO è un’installazione pubblica permanente, progettata nel 2012 dall’artista tedesco Thilo Frank per la collinetta erbosa del parco danese di Hjallerup.
All’interno di EKKO, i visitatori sono invitati a camminare e ad emettere suoni per attivare i microfoni nascosti nell’opera.
Una passerella continua in calcestruzzo e dei telai in legno larghi 20 cm, con dimensioni incrementali diverse, contribuiscono a rendere contorta la struttura.
La luce entra nell’installazione attraverso gli spazi lasciati vuoti tra le assi, creando strisce luminose e strisce d’ombra che si riversano sulle superfici interne.
Questi giochi di luce creano motivi ed effetti sempre diversi a seconda dell’ora del giorno, mutando la percezione del luogo. Anche guardando l’installazione a distanza si percepisce la mutevolezza della sua forma. Da lontano, le lamelle di legno provocano un effetto di vibrazione del bordo, che sembra quasi dinamico.
I microfoni sono nascosti nelle travi di legno e registrano i suoni emessi all’interno della struttura. Un computer collegato ad EKKO recepisce i suoni e li mixa. Successivamente, vengono riprodotti attraverso piccoli altoparlanti per creare l’effetto di un’eco distorta. Si crea così un legame fra l’opera d’arte e il visitatore, che è poi l’obiettivo finale dell’artista, Thilo Frank.
L’opera amplifica la percezione dello spazio e della presenza dei visitatori, e in più funge per me da archivio di suoni.
Thilo Frank
I suoni creati da EKKO dipendono interamente dai passi e dalle voci emessi dai visitatori. Questi suoni, una volta archiviati, trasformano l’installazione in una sorta di capsula del tempo, e permettono all’artista di sentire le voci dei visitatori che hanno sperimentato l’opera.
L’installazione di Thilo Frank combina architettura, arte e suono, creando allo stesso tempo una registrazione audio di se stessa.
Su Thilo Frank
Thilo Frank vive e lavora a Monaco e a Berlino. Nel 2004, si è diplomato all’Accademia Statale di Arte e Design di Stuttgart. Da allora, fino al 2017, oltre a continuare le sue opere personali, ha lavorato come assistente nello Studio di Olafur Eliasson
Le sue installazioni, le sue sculture e le sue fotografie guidano lo spettatore in situazioni che creano dialoghi interattivi con le opere. I fenomeni fisici e gli ambienti della nostra vita quotidiana sono interpretati dall’artista in un contesto nuovo, sottolineando la nostra percezione della luce, dello spazio e del movimento in modo poetico e giocoso.
Le sue opere chiedono a un visitatore di mettere in discussione la propria relazione con l’azione nello spazio e le sue conseguenze in un’esperienza intima. Lo spettatore funziona come co-produttore dell’opera, percependo il suo aspetto relazionale come uno strumento di misurazione.
Attraverso l’uso delle tecnologie quotidiane, Thilo Frank esplora le convenzioni di vista e movimento e la loro visualizzazione. Questa esplorazione produce un tipo di standard di misurazione attraverso il quale, anche apparentemente, gli eventi casuali sono visualizzati allo stesso modo.
Caroline Eggel
FONTI:
sito dell’artista
www.thingsiliketoday.com
www.dezeen.com
inhabitat.com